lunedì 25 novembre 2013
L'ambasciatore Alfredo Bastianelli incontra gli studenti di Italiano
ExpoItalia 2013
Gli studenti di 7l3, 7L4 e 6L4 sono andati a visitare l'ExpoItalia 2013: qui hanno avuto l'occasione di conoscere da vicino le regioni italiane attraverso le tipiche specialità gastronomiche e non solo.
In uno show cooking della Campania il prof. Alfredo Carannante ha rivolto loro un saluto di benvenuto:
Le nostre ricette
Il capitolo sul cibo italiano e le abitudini alimentari degli italiani, ecco la presentazione di Pierre con una sua ricetta personale.
giovedì 7 novembre 2013
Mostri
Gli studenti di 4L4 hanno studiato le parole per descrivere le persone e le hanno usate per parlare di alcuni "mostri" che loro stessi hanno disegnato. Ecco alcuni esempi:
venerdì 18 ottobre 2013
Videocartoline
In questa pagina raccoglieremo i contributi video che le persone (amici e conoscenti) vorranno inviare e dedicare agli studenti di Lingua Italiana.
Da Roma (Piazza Venezia)
Da Roma (Piazza Venezia)
mercoledì 16 ottobre 2013
Eccomi... piacere!
Alcuni studenti si descrivono
Louise
Ho la carnagione chiara, ma d'estate la mia pelle diventa abbronzata. Ho
delle lentiggini sul viso, e ho un viso normale. I miei capelli sono fini, lisci,
a media lunghezza e castani. Porto spesso la coda di cavallo. Ho le ciglia e
sopracciglia molto scure. Ho il naso grosso, ma non a patata, piuttosto
all'insù. Le mie labbra sono abbastanza carnose, e la mia bocca è grande. I
miei occhi sono piccoli e allungati, e di colore marrone. Le mie orecchie sono
grandi. Ho due orecchini all'orecchio di sinistra, e un orecchino all'orecchio
di destra. I miei denti non sono molto belli, perché ho dei "brackets" (non so come si chiamano in Italiano, ma è quello che il
dentista mette sui denti per allinearli).
mercoledì 9 ottobre 2013
Tiramisù
I ragazzi della 6L3 hanno preparato il tiramisù. Ognuno ha fatto la propria parte: Egidio, Katharina, Giulia C., Brukti, Giulia M., Olivia, Lavinia, Matthew, Dylan, Mikhail, Leandro.
lunedì 7 ottobre 2013
Attrici italiane
Gli alunni della 6L4 hanno "adottato" sei attrici fra passato e presente del cinema italiano: Sophia Loren, Anna Magnani, Gina Lollobrigida, Margherita Buy, Giovanna Mezzogiorno, Laura Morante.
Ecco il "ritratto" di Sophia Loren
mercoledì 2 ottobre 2013
martedì 1 ottobre 2013
Libri, la scrittrice Adriana Assini saluta gli studenti di Ixelles
Oggi alla libreria Piola di Bruxelles presentazione del libro "Le rose di Cordova" ed. Scrittura e Scritture (€ 11,50) con l'autrice del romanzo Adriana Assini : guarda l'intervista di Fattitaliani.
La scrittrice saluta gli studenti di Italiano alla Scuola Europea 3 di Bruxelles
sabato 28 settembre 2013
No Money... No Honey
Da un articolo di attualità letto in classe abbiamo estrapolato la frase "Se non hai il portafogli non sei nessuno...". Alexander l'ha commentata così.
Oggi, nella nostra società avere molti soldi significa avere una vita
semplice senza problemi perché puoi comprare tutte le cose di cui hai
bisogno ma anche le cose che vuoi avere. In inglese diciamo: "No money,
No honey" che vuol dire che se non hai i soldi non puoi divertirti. E la
stessa cosa per la crisi economica che c'è oggi. Paesi come la Grecia o l'Italia hanno una vita dura solamente perché non hanno soldi... la
maggior parte delle persone non può trovare un lavoro. È una cosa che
io non capisco ma alcune persone sono egoiste e non pensano a come si
vive in questa situazione. Una cosa che non si può comprare con i soldi è
la felicità; sfortunamente ci sono persone che non lo credono e
continuano a vivere nel loro egoismo...
Ecco l'opinione di Estefania:
In molti paesi non siamo niente se non portiamo il portafoglio con noi. È molto importante nel caso in cui ci succede qualcosa, qualcuno può identificarci. Nell'esempio dell'avvocato, lui non è nessuno né nulla perché non ha il suo portafoglio pertanto quelli dell'ospedale credono che lui sia povero.
Ecco l'opinione di Estefania:
In molti paesi non siamo niente se non portiamo il portafoglio con noi. È molto importante nel caso in cui ci succede qualcosa, qualcuno può identificarci. Nell'esempio dell'avvocato, lui non è nessuno né nulla perché non ha il suo portafoglio pertanto quelli dell'ospedale credono che lui sia povero.
La società ora gira tutta intorno
alla questione dei soldi: se sei ricco sei una persona. È così che
funziona la nostra società. È triste, penso che non si dovrebbero
escludere quelli che non hanno soldi e non possono fare niente per
vivere. Dobbiamo sempre aiutare i meno fortunati, così io mi sento meglio
come persona, aiutando gli altri.
Superstizione
In classe abbiamo letto due articoli sulla superstizione, su scongiuri, amuleti, tarocchi... È seguita una discussione su come italiani, spagnoli e greci vivono e affrontano certe credenze. Alkisti ha inventato una storia sull'argomento...
Mario ha 32 anni e vive a Roma. È il ragazzo più superstizioso che
qualcuno possa conoscere. Non esce mai da casa sua i venerdì 13, non
passa sotto le scale, legge il suo oroscopo ogni giorno. Ma una volta
era in ritardo per il suo lavoro e non ha pensato che doveva aprire
l'ombrello quando esce da casa e lo ha aperto in casa. In quel momento
ha pensato che la fine è arrivata. È uscito da casa e camminava come un
gatto spaventato. Era sicuro che dopo questo evento tutto sarebbe stato
una catastrofe. Mentre stava attraversando la strada incontrò una
ragazza. Lui la guardò…e questo fu l'inizio di tutto il resto. Fu un
amore a prima vista. Più tardi ha vinto alla lotteria. Il suo giorno
andava perfettamente bene. Tutto era incredibile. Ha cominciato a uscire
con la ragazza e ha capito che la superstizione non è altro che una
vecchia tradizione che non significa niente.
giovedì 26 settembre 2013
Leggendo leggendo... Alessandro D'Avenia
Gli studenti di 6L4, 6L3 e 7L4 hanno cominciato a leggere il romanzo "Bianca come il latte, rossa come il sangue" di Alessandro D'Avenia. Fra le prime pagine c'è una frase che recita "Ognuno deve essere se stesso e accettare l'altro così com'è ": Alkisti l'ha commentata così.
Nessuno è perfetto e nessuno può essere come l'altro. Siamo tutti
differenti e non possiamo aspettare dagli altri di essere come noi. Una
persona deve essere e agire sinceramente e non fingere di essere
qualcuno che non è. Dobbiamo accettare noi stessi, amare chi siamo
perché se le altre persone vedono che non siamo felici, non vorranno mai
stare con noi. Ognuno deve cercare di essere la migliore versione di se
stesso. Così il mondo sarà più tranquillo e pacifico. Inoltre sarebbe
noioso e fastidioso vivere in un mondo in cui tutte le persone sono
uguali nel carattere e in apparenza.
Ecco che cosa ha scritto Spyros:
Devi essere te stesso, perché se non lo sei è come mentire a se stessi di fronte allo specchio, o ti vergogni di essere quella persona, ma non si dovrebbe, in realtà è un sogno desiderate di ottenere tutta l'attenzione, per essere più popolare o di stare con un certo gruppo di persone.
Si dovrebbe rispettare l'altro come egli è, perché non si può giudicare una persona dal suo aspetto fisico, bisogna conoscerlo prima di poterlo giudicare. Anche se non ti piace qualcuno a causa del suo carattere, credo che dovresti accettarlo, perché questo è il modo in cui è nato, noi tutti siamo nati con impostazioni predefinite.
La riflessione di Anna-Rose
Ecco che cosa ha scritto Spyros:
Devi essere te stesso, perché se non lo sei è come mentire a se stessi di fronte allo specchio, o ti vergogni di essere quella persona, ma non si dovrebbe, in realtà è un sogno desiderate di ottenere tutta l'attenzione, per essere più popolare o di stare con un certo gruppo di persone.
Si dovrebbe rispettare l'altro come egli è, perché non si può giudicare una persona dal suo aspetto fisico, bisogna conoscerlo prima di poterlo giudicare. Anche se non ti piace qualcuno a causa del suo carattere, credo che dovresti accettarlo, perché questo è il modo in cui è nato, noi tutti siamo nati con impostazioni predefinite.
La riflessione di Anna-Rose
Una cosa che molte persone
dicono è che noi dobbiamo restare naturali senza preoccuparci dei
pensieri di altre persone e di tutti in generale. Non dobbiamo essere
influenzati dagli altri. I libri, i genitori, la famiglia, la scuola,
i professori, ... tutti dicono che noi dobbiamo vivere e crescere
seguendo queste frasi fatte.
Ma le stesse persone
vogliono anche che noi dobbiamo riuscire nella vita, e per fare così
dobbiamo fare come le altre persone del mondo per essere accettati
nella società. I nostri genitori non vogliono che noi siamo
differenti e senza successo. Ma non vogliono neanche che siamo dei
cloni della società. Dunque vogliono che noi troviamo una maniera di
vivere tra i due estremi.
Ma io penso che fare
questo sia la cosa più difficile delle tre possibilità. Perché
dobbiamo avere uno stile di vita che gli altri vogliono che abbiamo e
anche quella che noi vogliamo. Ma questo modo di pensare, penso sia
una completa manipolazione. Non è la soluzione per sfuggire alle
situazioni di tutte le persone del mondo. Non esiste una fuga.
Marlène ha commentato la seguente frase: “I
Prof non hanno una vita reale fuori da scuola. Fuori da scuola non
esistono”
Ci sono tanti
studenti che sarebbero perfettamente d’accordo con questa frase, ma
io non ne sono sicura. Magari alcuni professori hanno una passione
incredibile per l’insegnamento ma hanno allo stesso tempo una vita
fuori da scuola. Se non fosse così, i professori sarebbero robot e
non esseri umani.
I professori non
hanno vita fuori dalla scuola, è impossibile. Gli piace correggere
delle cose, visto che l’unica cosa che fanno è darci progetti,
test e compiti. Sembrano amare correggere tutti questi esercizi e
questo richiede molto tempo per farlo. Naturalmente, si può dire che
il tempo ce l’hanno, perché non hanno né amici né vanno alle
feste. L’unica cosa che fanno è correggere, preparare la prossima
lezione a casa e inventarsi dei nuovi compiti ed esercizi. Sicuramente
quando stanno a scuola parlano con gli altri professori dei loro
studenti, di quello che si fa in classe, del piano di studi e sui
compiti in generale.
D’altro lato
questo sembra abbastanza ridicolo ed esagerato. Ho tanti professori
che portano l’anello al dito. Questo ovviamente vuole dire che sono
sposati. Ho anche degli insegnanti che hanno figli o che vanno
all’università. Così si vede che i professori hanno una vita
personale, come tutte le persone normali. Non si dedicano unicamente
alla scuola, dopo la scuola ritornano a casa dove sicuramente
prendono un caffé, si rilassano e vedono la televisione. Molti
professori sono anche malati. Questo dimostra che sono, come noi,
degli esseri umani, è non degli extraterrestri.
Per
concludere, i professori sono, secondo me, delle persone normali.
Sembra che a volta gli studenti dimentichino questo particolarmente
quando sono bambini piccoli. Pensiamo che i loro obiettivi siano di
rendere la nostra vita un inferno, ma no! Giustamente, loro esistono
per aiutarci e insegnarci delle cose nuove. La scuola consiste
semplicemente nel loro lavoro, non è la loro vita.
Ecco cosa ne pensa Estefania:
Non è certo che i prof siano persone normali come gli alunni fuori da scuola: hanno una vita, vuol dire che vanno fuori con gli amici al parco, escono la sera, guardano un film, tutto questo anche i prof lo fanno. Non si deve discriminare e dire che i prof non sono nessuno, sono persone come gli altri.
Ecco cosa ne pensa Estefania:
Non è certo che i prof siano persone normali come gli alunni fuori da scuola: hanno una vita, vuol dire che vanno fuori con gli amici al parco, escono la sera, guardano un film, tutto questo anche i prof lo fanno. Non si deve discriminare e dire che i prof non sono nessuno, sono persone come gli altri.
Le persone non lavorano tutto il
giorno, devono avere un tempo di relax e hanno anche il fine settimana
per fare altre cose che non sono concentrate nello studio. Anche i prof
sono genitori come gli aluni sono figli, questo vuol dire che ovviamente
hanno una vita molto differente fuori dal lavoro. Devono per esempio
portare i loro figli a giocare a calcio, portarli a danza oppure
semplicemente andare a cenare fuori con tutta la famiglia. Tutti -
qualsiasi lavoro facciano anche non speciale - hanno una famiglia,
pertanto hanno una vita reale fuori dal lavoro e certo che esistono: l'unica
cosa è che i prof non vogliono condividere informazioni private della
loro vita con i loro alunni.
mercoledì 25 settembre 2013
Il mio rapporto con l’Italiano
Alcuni studenti spiegano il loro rapporto con la lingua italiana.
Sono nata in Italia, più precisamente a San Pietro Vernotico, che è una piccolissima città in provincia di Brindisi. Ho sempre vissuto all’estero. I primi sei anni della mia vita li ho vissuti in Marocco, a Rabat. Adesso è da dieci anni che vivo a Bruxelles.
martedì 24 settembre 2013
Canzoni famose: gli alunni confrontano più versioni
'O sole mio è famosissima in tutto il mondo. In classe abbiamo letto la storia della composizione: Katharina ha confrontato diverse versioni e le ha "giudicate" secondo i propri gusti.
La prima versione cantata da Enrico
Caruso non era del tutto di mio gusto. Era un genere lirico e un po'
antico.
Mentre la versione di Elvis Presley mi è piaciuta di più per il
suo ritmo più accelerato ed anche per la sua bella voce.
lunedì 23 settembre 2013
Volare... Nel blu dipinto di blu in tre versioni
In classe abbiamo parlato di "Volare" canzone italiana famosissima in tutto il mondo e che ha dato il nome al nostro blog. Ne abbiamo raccontato la storia e a che cosa si è ispirato Franco Migliacci per scrivere il testo. Abbiamo ascoltato l'interpretazione di Domenico Modugno al Festival di Sanremo 1958 confrontandola con altre versioni. Ecco che ne pensa Katharina.
Composizione quasi... libera
Laura ha scritto una breve storia partendo dalle dieci parole evidenziate...
Stamattina
mi sono alzata, ho fatto colazione, ho bevuto un’aranciata, mi
sono truccata gli occhi
e sono andata al lavoro. Mi sono messa un po’ di rossetto
in macchina e con l’accendino
ho acceso una sigaretta. Sono arrivata in ufficio e poi a mezzogiorno
sono andata in palestra.
Poi sono andata a mangiare un panino con il mio ragazzo sciatore!
Il pomeriggio,sono tornata al lavoro, ho fatto una riunione con
l’architetto
Renzo Piano. Sono
tornata a casa ma prima mi sono fermata al mercato e ho comprato un
quadro.
Arrivata a casa ho salutato il mio gatto
e gli ho dato da mangiare. Infine, stanca
morta mi sono messa a letto ma prima mi sono tolta tutti i gioielli,
soprattutto gli anelli,
e poi mi sono addormentata e ho dormito come un sasso!
domenica 22 settembre 2013
Cacciatrice, il racconto di Giulia C
Cacciatrice
Parte
1
La
caccia inizia
Il
vento soffiava nei suoi capelli ma lei non ci faceva caso, non
sembrava neanche aver notato le nuvole nere che si avvicinavano
rapidamente, troppo rapidamente. No, lei era troppo concentrata a
scrutare le acque in cerca di un'ombra sfuggente. Stava lì,
appoggiata sul bordo della barchetta che era presa da un leggero
rollìo. Spiava l’acqua, un arpione in mano, e infine la vide,
l’ombra scivolare sotto l’acqua. Un piccolo sorriso di vittoria
apparve sul suo viso. Nascose l’arpione sotto un panno e si mise a
cantare:
giovedì 19 settembre 2013
Il mio libro preferito... i ragazzi raccontano
Alcuni studenti della classe 6L3 hanno parlato del proprio libro preferito
É
difficile per me parlare del mio libro preferito perché mi piace molto
leggere e i miei libri preferiti sono molti. Mi piacciono generi molto
diversi:
Romanzi avventurosi come Harry Potter, romanzi storici come “Il buio
oltre la siepe” di Harper Lee, il genere umoristico come “Confessions of
a shopaholic” e i libri di letteratura come “Sense and sensibility” di Jane Austin e “A Christmas carol” di Charles Dickens.
Il libro che sto leggendo “War Horse”, è ambientato durante la Prima
Guerra mondiale e racconta la storia di Joey, un cavallo inglese che
viene venduto all’esercito dal padre del protagonista, Albert, un
giovane di quindici anni.
Il cavallo vede gli orrori della guerra dai due punti di vista (inglese,
tedesco) e Albert è determinato a ritrovare il suo cavallo.
É una storia molto intensa, piena di avventura ed emozioni cha fa riflettere sul valore della vita. Questo libro mi piace moltissimo e vorrei tanto vedere lo spettacolo a teatro.
Lavinia
Il
mio libro preferito si chiama "The Mayor of Casterbridge" di Thomas
Hardy. È la storia d'un uomo, Michael Henchard, che vende sua moglie,
Susan Henchard, a un navigante, Newson, perché lui aveva bevuto troppo.
Dopo,
Michael Henchard ha capito che era un grande errore e smette di bere
per 20 anni. Sua moglie era veramente felice con Newson, anche perché
lui era un buon padre per Elizabeth, figlia di Susan e Michael. Ma un
giorno, Elizabeth morí… Un anno o due più tardi, Susan e Henchard ebbero
una nuova figlia e anche lei si chiamava Elizabeth. Newson se ne andò su
una nave e non ritornò più. Allora Susan parte alla ricerca di
Michael, perché non voleva stare sola.
lunedì 15 aprile 2013
L'uso dei cellulari
domenica 14 aprile 2013
Bruxelles: scuola europea 3, Ixelles. Giacomo Lariccia incontra gli studenti di Italiano
Venerdì 12 aprile gli studenti di Lingua Italiana (S7L4, S6L4, S6L3, S4L3) hanno incontrato il cantautore romano Giacomo Lariccia che ha parlato con loro della propria esperienza di musicista e di giovane che ha lasciato l'Italia per avere altre opportunità. Si è intrattenuto piacevolmente con i ragazzi attraverso i video delle sue canzoni e le interpretazioni live con la chitarra, rispondendo con disponibilità alle tante domande. Ecco la registrazione dell'evento:
Carnevale, ecco a voi Gianduia!
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Carnevale, ecco a voi Balanzone!
La classe 2 ITALIANO3 ha preparato dei lavori sul Carnevale. Laura ha fatto una ricerca sulla maschera di Balanzone realizzandone una presentazione in Powerpoint:
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