giovedì 26 settembre 2013

Leggendo leggendo... Alessandro D'Avenia

Gli studenti di 6L4, 6L3 e 7L4 hanno cominciato a leggere il romanzo "Bianca come il latte, rossa come il sangue" di Alessandro D'Avenia. Fra le prime pagine c'è una frase che recita "Ognuno deve essere se stesso e accettare l'altro così com'è ": Alkisti l'ha commentata così.

Nessuno è perfetto e nessuno può essere come l'altro. Siamo tutti differenti e non possiamo aspettare dagli altri di essere come noi. Una persona deve essere e agire sinceramente e non fingere di essere qualcuno che non è. Dobbiamo accettare noi stessi, amare chi siamo perché se le altre persone vedono che non siamo felici, non vorranno mai stare con noi. Ognuno deve cercare di essere la migliore versione di se stesso. Così il mondo sarà più tranquillo e pacifico. Inoltre sarebbe noioso e fastidioso vivere in un mondo in cui tutte le persone sono uguali nel carattere e in apparenza.

Ecco che cosa ha scritto Spyros:

Devi essere te stesso, perché se non lo sei è come mentire a se stessi di fronte allo specchio, o ti vergogni di essere quella persona, ma non si dovrebbe, in realtà è un sogno desiderate di ottenere tutta l'attenzione, per essere più popolare o di stare con un certo gruppo di persone.
Si dovrebbe rispettare l'altro come egli è, perché non si può giudicare una persona dal suo aspetto fisico, bisogna conoscerlo prima di poterlo giudicare. Anche se non ti piace qualcuno a causa del suo carattere, credo che dovresti accettarlo, perché questo è il modo in cui è nato, noi tutti siamo nati con impostazioni predefinite.


La riflessione di Anna-Rose

Una cosa che molte persone dicono è che noi dobbiamo restare naturali senza preoccuparci dei pensieri di altre persone e di tutti in generale. Non dobbiamo essere influenzati dagli altri. I libri, i genitori, la famiglia, la scuola, i professori, ... tutti dicono che noi dobbiamo vivere e crescere seguendo queste frasi fatte.
Ma le stesse persone vogliono anche che noi dobbiamo riuscire nella vita, e per fare così dobbiamo fare come le altre persone del mondo per essere accettati nella società. I nostri genitori non vogliono che noi siamo differenti e senza successo. Ma non vogliono neanche che siamo dei cloni della società. Dunque vogliono che noi troviamo una maniera di vivere tra i due estremi.
Ma io penso che fare questo sia la cosa più difficile delle tre possibilità. Perché dobbiamo avere uno stile di vita che gli altri vogliono che abbiamo e anche quella che noi vogliamo. Ma questo modo di pensare, penso sia una completa manipolazione. Non è la soluzione per sfuggire alle situazioni di tutte le persone del mondo. Non esiste una fuga.



Marlène ha commentato la seguente frase:  I Prof non hanno una vita reale fuori da scuola. Fuori da scuola non esistono”


Ci sono tanti studenti che sarebbero perfettamente d’accordo con questa frase, ma io non ne sono sicura. Magari alcuni professori hanno una passione incredibile per l’insegnamento ma hanno allo stesso tempo una vita fuori da scuola. Se non fosse così, i professori sarebbero robot e non esseri umani.
I professori non hanno vita fuori dalla scuola, è impossibile. Gli piace correggere delle cose, visto che l’unica cosa che fanno è darci progetti, test e compiti. Sembrano amare correggere tutti questi esercizi e questo richiede molto tempo per farlo. Naturalmente, si può dire che il tempo ce l’hanno, perché non hanno né amici né vanno alle feste. L’unica cosa che fanno è correggere, preparare la prossima lezione a casa e inventarsi dei nuovi compiti ed esercizi. Sicuramente quando stanno a scuola parlano con gli altri professori dei loro studenti, di quello che si fa in classe, del piano di studi e sui compiti in generale.
D’altro lato questo sembra abbastanza ridicolo ed esagerato. Ho tanti professori che portano l’anello al dito. Questo ovviamente vuole dire che sono sposati. Ho anche degli insegnanti che hanno figli o che vanno all’università. Così si vede che i professori hanno una vita personale, come tutte le persone normali. Non si dedicano unicamente alla scuola, dopo la scuola ritornano a casa dove sicuramente prendono un caffé, si rilassano e vedono la televisione. Molti professori sono anche malati. Questo dimostra che sono, come noi, degli esseri umani, è non degli extraterrestri.
Per concludere, i professori sono, secondo me, delle persone normali. Sembra che a volta gli studenti dimentichino questo particolarmente quando sono bambini piccoli. Pensiamo che i loro obiettivi siano di rendere la nostra vita un inferno, ma no! Giustamente, loro esistono per aiutarci e insegnarci delle cose nuove. La scuola consiste semplicemente nel loro lavoro, non è la loro vita.

Ecco cosa ne pensa Estefania:

Non è certo che i prof siano persone normali come gli alunni fuori da scuola: hanno una vita, vuol dire che vanno fuori con gli amici al parco, escono la sera, guardano un film, tutto questo anche i prof lo fanno. Non si deve discriminare e dire che i prof non sono nessuno, sono persone come gli altri.
Le persone non lavorano tutto il giorno, devono avere un tempo di relax e hanno anche il fine settimana per fare altre cose che non sono concentrate nello studio. Anche i prof sono genitori come gli aluni sono figli, questo vuol dire che ovviamente hanno una vita molto differente fuori dal lavoro. Devono per esempio portare i loro figli a giocare a calcio, portarli a danza oppure semplicemente andare a cenare fuori con tutta la famiglia. Tutti - qualsiasi lavoro facciano anche non speciale - hanno una famiglia, pertanto hanno una vita reale fuori dal lavoro e certo che esistono: l'unica cosa è che i prof non vogliono condividere informazioni private della loro vita con i loro alunni.

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